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Progetto di accoglienza abitativa Cessalto

Progetto di accoglienza abitativa Cessalto

    DA DOVE SIAMO PARTITI

    L’esperienza operativa della Cooperativa La Esse (precedentemente Cooperativa Servire) nel Progetto di accoglienza abitativa nel Comune di Cessalto è nata nel 2005, attraverso la stipula di un contratto di comodato d’uso con Fondazione Cassamarca e Fondazione Carretta per la gestione di due strutture residenziali.

    Fondazione Cassamarca, a seguito della ristrutturazione degli immobili di proprietà di Fondazione Carretta siti a Cessalto, decise di destinare i 15 appartamenti ricavati a famiglie immigrate regolarmente residenti nel territorio e di affidarne dal 2005 la gestione alla nostra cooperativa.

    L’IDEA

    L’idea di fondo e la finalità del progetto sono di garantire l’accesso alla casa a quella fascia di popolazione che, nonostante possieda un certo grado di autonomia economica, non presenta le garanzie economiche sufficienti da fornire al mercato immobiliare. Quest’ultimo infatti è caratterizzato da una scarsa offerta di alloggi e da prezzi difficilmente accessibili che si tramuta di conseguenza in una esclusione di accesso alla casa per molte persone, soprattutto per quei profili caratterizzati da fragilità e vulnerabilità socio-economica (stranieri, famiglie numerose, donne sole con figli, famiglie monoreddito, anziani).

    Il ruolo della cooperativa in questi anni è stato quello di gestire le accoglienze sia da un punto di vista sociale-relazionale, sia da un punto di vista amministrativo, offrendo soluzioni abitative ad un costo sostenibile e offrendo un accompagnamento educativo volto a favorire lo sviluppo dell’empowerment del nucleo accolto.

    L’assetto progettuale ci ha permesso di mettere in campo strategie e strumenti che spesso hanno consentito di agire una forte flessibilità nella gestione e nella prevenzione di situazioni di emergenze abitative.

    TEMPO

    Dal 2005 al 2029

    L’IMPATTO

    In questi anni sono stati accolti in totale 41 nuclei familiari/singoli, compresi quelli già presenti al momento dell’attivazione operativa della cooperativa. Ad oggi, solo due appartamenti sono ancora occupati dalle stesse persone che erano presenti nel 2005. Tale elevato turn over all’interno delle strutture testimonia l’efficacia del progetto, da un lato come risposta temporanea a una situazione di emergenza, dall’altro come “trampolino” per soluzioni abitative autonome.

    IL TERRITORIO

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