Skip to main content
13.08.2025

Gli esami di terza media e il ruolo dell’educatore

La fine della scuola secondaria di primo grado porta con sé un rito di passaggio fondamentale per i ragazzi e le ragazze di Vicinanze: gli esami di terza media. Per molti, questo momento rappresenta una tappa cruciale, intrisa di significati profondi. Se volessimo racchiudere l’essenza di questo periodo in poche parole chiave, potremmo parlare di responsabilità, esperienza ed emozioni intense. Tuttavia, per alcuni, queste sensazioni positive si mescolano con il peso dell’ansia e la trappola della procrastinazione.

In questo scenario, gli studenti in povertà educativa rischiano di affrontare questo compito molto difficile, senza strumenti o figure significative di supporto. Per questo l’educatore, diventa una figura importante per affrontare determinate fatiche e valorizzare i punti di forza che in un contesto fragile non troverebbero occasione di emergere. In particolare questa esperienza la stiamo vivendo nell’ambito del progetto “Vicinanze – Scuola e territorio per costruire il futuro” in diversi Istituti Comprensivi della città di Treviso.

Per l’educatore, supportare lo studente in un percorso del genere vuol dire “affiancarlo” nei vari passaggi che richiede l’iter dell’esame; quindi non solo individuare i contenuti di un elaborato, piuttosto che gli argomenti da studiare in vista dell’esame o la preparazione della presentazione, ma anche tutti quegli aspetti che permettono allo studente di sentirsi attivo e autodeterminato, protagonista del proprio apprendimento. 

Prendiamo Erik: dopo tre anni passati a vedere la scuola come una perdita di tempo, si è impegnato a incontrare l’educatore una volta a settimana, dedicando un’ora in più al tempo scolastico. Oppure Giada, che desiderava portare all’orale un elaborato complesso, nato da un suo vero interesse ma difficile da sviluppare autonomamente; ha potuto condividere le sue idee con un adulto che l’ha supportata con costanza fino al raggiungimento del suo obiettivo. In queste esperienze, e in molte altre, i ragazzi si sentono davvero al centro.

Così, gli esami, da un temuto momento di conferma dei propri insuccessi, si trasformano in una vera occasione di crescita e di dimostrazione del proprio valore. Per alcuni studenti e studentesse il percorso è anche  l’opportunità per scoprire che si può avere fiducia in un adulto di riferimento: un figura che “non si sostituisce e fa al posto tuo” ma  che aiuta a  sostenere la motivazione e l’autostima, valorizzando le competenze nascoste.

 I nomi utilizzati sono di fantasia

Iscriviti alla newsletter

Ti terremo aggiornato sui nostri progetti e su tutte le novità.

    * campi obbligatori

    Privacy Policy consenso all'utilizzo dei dati: