Il 24 e il 25 ottobre siamo statə a Trento al convegno di Erickson “Lavorare con le comunità” dove abbiamo presentato, attraverso un poster, il progetto “Gente per Gente”.
Il progetto “Gente per Gente” è un progetto di sviluppo di comunità attuato in un quartiere della città di Treviso e nasce da un gruppo di cittadine e cittadini, legati e supportati dalla Parrocchia di Santa Maria del Sile, limitrofa al dormitorio comunale di via Pasubio. I cittadini e le cittadine si sono posti l’obiettivo di affrontare il problema dell’isolamento e dell’assenza di prospettive per le persone senza dimora che frequentano il territorio.
L’ipotesi di partenza del progetto è quella per cui se si lavora sul creare dei contesti di socializzazione per far emergere e identificare bisogni, problemi, desideri nella relazione tra persone con e senza dimora è possibile aumentare la qualità della vita lavorando all’ampliamento delle reti egocentrate promuovendo così percorsi di cambiamento in una logica di empowerment sociale. Il tutto con la promozione dei gruppi come soggetti collettivi dove le persone possono trasformare le loro potenzialità in capacità in un percorso di crescita e apprendimento collettivo.
Da aprile 2024 sono attive in tutto un centinaio di persone che tra persone senza dimora e cittadini del quartiere organizzano e partecipano ad attività quali ad esempio: pranzi collettivi per la comunità, gestione di un orto di collettivo, domeniche in relax come spazio aggregativo e di socializzazione, Job Lab per l’orientamento ai servizi e alle risorse del territorio e laboratori di conversazione per l’apprendimento della lingua italiana.
Le azioni principali in corso sono:
- gestione comunitaria di un orto condiviso
- pranzi per la comunità
- domeniche in relax: spazio di socializzazione aperto a tutti due domeniche al mese in oratorio
- Job Lab: laboratorio permanente di supporto alla ricerca lavoro, orientamento legale e al territorio
- laboratori di conversazione della lingua italiana
- housing sociale: gestione di un appartamento per persone senza dimora con autonomia economica.
Questi i numeri raggiunti in un anno e mezzo di progetto:
- da 15 persone del gruppo iniziale a 100 costantemente coinvolte nelle attività
- 1 community di circa 100 persone
- 8 sotto gruppi di lavoro
- 27 domeniche aperte con una media di 20 persone presenti ogni domenica
- 8 uscite in orto tra lavoro collettivo e convivialità
- 3 eventi di comunità in orto grazie ai prodotti della terra
- 10 pranzi organizzati, più di 200 persone coinvolte
- 3 laboratori di cucina
- 16 “Job Lab” a cui si intervallano incontri settimanali con agenzie e servizi del territorio
- 2 “Job Lab in formazione” per condividere informazioni e formazione con le altre associazioni e organizzazioni del territorio
- 2 laboratori di italiano estivi attivati, con 10 incontri ciascuno e una media di 15 persone che hanno partecipato costantemente
- 1 assemblea informativa aperta al quartiere “Dalla diffidenza all’incontro. Il nostro percorso di cittadini nel costruire relazioni con le persone senza dimora”
- 1 assemblea generale di “Gente per Gente” di progettazione del percorso futuro
- 1 casa per 5 persone senza dimora
Siamo arrivati a:
- realizzare un processo di sviluppo di comunità che sta promuovendo l’empowerment individuale, sociale e di comunità;
- le persone senza dimora non sono più solo dei beneficiari ma partecipano attivamente alla programmazione e gestione delle attività: si stanno riscoprendo come cittadini di un territorio;
- è in corso un processo di apprendimento trasformativo degli adulti, che ha permesso di rivedere alcuni schemi mentali e affrontare questioni razziali e di discriminazione persistente per le persone senza dimora in una logica di intersezionalità (Creenshaw);
- si sta evolvendo una nuova infrastruttura nella comunità che la porta a diventare un vero e proprio soggetto collettivo. Sta nascendo una nuova comunità.