Sostenuta dalla Diocesi di Treviso attraverso Caritas, Casa Giavera è gestita insieme a noi e all’ufficio diocesano Migrantes che accompagna e supporta le iniziative della casa. Qui hanno trovato un’abitazione immigrati lavoratori, richiedenti asilo, vittime di tratta, soggetti vulnerabili, e vi risiedono sia immigrati di lungo periodo che nuovi ospiti, in una dimensione di convivenza gestita in prima persona dai residenti. «Casa Giavera ha sempre cercato di rispondere ai bisogni delle persone, che cambiano nel tempo – spiega Francesca Dettori, la nostra Presidente – lavoriamo tantissimo sull’autonomia personale, sull’inclusione lavorativa, abitativa e sociale delle persone, con tutto il loro carico di esperienze passate e di aspettative e desideri per il futuro». Con questi obiettivi, sono diverse le iniziative qui avviate, tra cui il progetto Maneo, nel 2019, indirizzato a una quindicina di titolari di protezione umanitaria per favorire l’inclusione attraverso la formazione professionale e l’inserimento lavorativo, nell’ambito della campagna Liberi di partire, liberi di restare sostenuta dalla Conferenza episcopale italiana che ha coinvolto anche il Centro diocesano di formazione professionale “Opera Monte Grappa”.